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La differenza tra pulizia, disinfezione e sanificazione

Dall’inizio della pandemia da Covid 19 è stato fatto largo uso delle parole pulizia, disinfezione e sanificazione. Si tratta di attività che costituiscono il core business di Ariete e il cui comune obiettivo è quello di rendere gli ambienti più salubri e liberi da germi, batteri, virus e polvere.

Tali termini spesso vengono erroneamente considerati interscambiabili. Conoscere più nel dettaglio il loro significato, partendo dall’origine e dunque dal verbo, può essere utile per riuscire a coglierne le differenze.

  1. Pulire: liberare dallo sporco oggetti, mobili e simili attraverso azioni manuali o meccaniche coadiuvate da lavaggio.
  2. Disinfettare: eseguire la disinfezione di un ambiente per l’abbattimento della carica microbica (da non confondere con disinfestare: liberare una persona, un animale o un luogo da insetti, piccoli animali dannosi, vegetali invadenti, ecc.), con prodotti specifici che si configurano come PMC (Presidio Medico Chirurgico) o Biocidi.
  3. Sanificare: rendere sano, risanare con l’intento di eliminare ciò che la pulizia e la disinfezione non rimuovono, tramite procedimenti che includono anche il controllo della ventilazione, dell’umidità e della salubrità dell’ambiente.

Si tratta quindi di tre differenti significati e tre diversi livelli di intervento per la cura dell’ambiente. Ciascuna azione può essere considerata il miglioramento e il completamento della precedente.

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